Il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale nasce nel 1994 per volontà di un ristretto gruppo di conciatori toscani. L’iniziativa riscuote subito grande consenso e, in breve tempo, il Consorzio vede aumentare considerevolmente il numero degli associati.
Oggi sono oltre 20 le concerie consorziate, tutte operanti nell’area del distretto conciario toscano e accomunate dalla produzione di pellame conciato al vegetale. Questa parte di Toscana compresa fra le province di Firenze e Pisa rappresenta, infatti, l’unico distretto italiano di produzione di pellame conciato al vegetale di alta qualità. Un pellame completamente naturale che si adatta a qualsiasi tipologia produttiva e che richiede tempo e maestria artigiana per essere trasformato in un connubio tra tecnologia e tradizione.
La nostra pelle racconta chi siamo, da dove veniamo, quali scelte abbiamo fatto: la vita che abbiamo vissuto.
Consapevole che la forza della pelle conciata al vegetale sta anche nella sua tradizione toscana, come garante e ambasciatore di questa eccellenza toscana nel mondo, il Consorzio ha creato un marchio di qualità a garanzia dei pellami prodotti dalle concerie associate: Pelle Conciata al Vegetale in Toscana.
Il marchio viene promosso tramite un certificato di garanzia che si propone in una veste grafica corredata di sistemi anticontraffazione e di una numerazione progressiva e registrata che permette la rintracciabilità sia della conceria fornitrice del pellame che del produttore del manufatto.
La concia al vegetale ha origini nella preistoria e in Toscana ha conosciuto il suo massimo splendore.
Da secoli i maestri conciatori toscani si tramandano la preziosa tradizione artigianale, adesso connubio di antiche ricette e di avanzata tecnologia. Le concerie associate al consorzio, eredi di esperienza e saperi secolari, eseguono tuttora con cura e passione il lento processo di lavorazione che porta le pelli grezze a divenire cuoio, nel totale rispetto della natura. Un processo basato sull’utilizzo di tannini naturali provenienti dagli alberi, sulle nuove tecnologie e sul lento scorrere del tempo.
La “concia al vegetale” è la più tradizionale e riconoscibile; l’unica capace di impartire al cuoio proprietà inconfondibili, versatilità d’impiego e unicità del prodotto.
La vacchetta non mente, non teme di mostrare i segni lasciati in eredità dal tempo.
Il tannino è il fondamento della concia al vegetale e si trova più o meno concentrato in numerosi tipi di alberi e piante; è il tannino che dà alla pelle conciata quella caratteristica di unicità che la rende così immediatamente distinguibile.
La pelle conciata al vegetale assorbe le tracce del vissuto. Invecchia, ma non si rovina. Sono proprio i cambiamenti e le personalizzazioni che avvengono col tempo e con l’uso a testimoniare la naturalezza del prodotto. Le colorazioni dei tannini conferiscono col tempo calde tonalità al pellame, che tendono a riaffiorare in superficie con l’uso. Scegliere un prodotto realizzato con questo pellame significa possedere un articolo che è l’espressione di una filosofia e di uno stile di vita, unico e irripetibile.
Nessuna pelle è uguale all’altra e questo fa sì che le sue interpretazioni in forme e design vengano arricchite dalla varietà e dalla personalità della materia: un fascino particolare e sottile che si trasmette al prodotto finito e a chi lo indossa.
La concia al vegetale è una lavorazione che nasce dalla natura e alla natura ritorna in piena armonia.
La pelle conciata al vegetale non contiene sostanze tossiche nocive per l’uomo e per l’ambiente ed è solitamente ben tollerata dalle persone allergiche ai metalli pesanti.
Il ciclo produttivo viene, inoltre, curato in ogni dettaglio, per ridurre al minimo l’impatto ambientale:
Per la concia al vegetale è utilizzata prevalentemente la pelle dei bovini destinati all’industria alimentare. Nessun animale viene abbattuto direttamente per la concia delle sue pelli che, anzi, se non utilizzate nel processo conciario andrebbero a creare gravi problemi di smaltimento;
Essendo conciato con tannini naturali, una volta esaurito il suo ciclo di vita, un manufatto in pelle al vegetale può essere smaltito con facilità, proprio grazie alle sue caratteristiche chimico-biologiche;
Gli ingenti investimenti delle concerie negli impianti di depurazione e di smaltimento rifiuti assicurano il pieno rispetto dell’ambiente;
La maggior parte delle sostanze utilizzate durante la lavorazione delle pelli viene recuperata, lavorata e riutilizzata in altri settori. Il pelo tolto dalle pelli grezze viene trasformato in fertilizzante per l’agricoltura mentre i fanghi, provenienti dai depuratori, vengono utilizzati nel settore dell’edilizia per la costruzione di laterizi;
La pelle conciata al vegetale, identificabile dal suo marchio, garantisce l’assenza di sostanze tossiche, come coloranti azoici, nichel o pentaclorofenolo e cromo VI, nocive non solo per l’essere umano ma anche per l’ambiente.
Finalmente il consumatore attento alla qualità e alla tutela ambientale ha un marchio a cui fare riferimento nell’acquisto di prodotti in pelle.